Locanda del Feudo
Via Trasversale, 2, 41014 - Castelvetro di Modena (MO)
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Descrizione
“Era il 2005 quando ci siamo insediati nella Locanda. Il borgo di Castelvetro che oggi è conosciuto come Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, allora non si sapeva neanche dove fosse. Ricordo che continuavo a sollecitare l’amministrazione comunale che mettesse cartelli mentre ero costretto a fornire spiegazioni certosine al telefono perché i clienti potessero arrivare” ricorda Andrea Rossi.
Aveva 23 anni Andrea Rossi, che oggi ne ha 42, quando insieme a suo fratello Roberto allora ventunenne, ha deciso di rilevare una piccola locanda semisconosciuta nel borgo di Castelvetro di Modena, fino a quel momento funzionale a una multinazionale della zona. C’era poco da porsi in continuità con la gestione precedente: occorreva partire da zero. Dalla loro, questi fratelli, avevano un bel dinamismo che li aveva accompagnati durante gli studi in diverse stagioni estive anche all’estero, in loro c’era il forte desiderio di iniziare a concretizzare qualcosa. D’altro canto questo era l’esempio che sempre hanno raccolto in famiglia, dove non si sta ad aspettare che il lavoro arrivi.
Far rivivere l’esperienza di un pranzo o una cena emiliana, più precisamente modenese, era l’idea cullata dai due fratelli che avevano l’ambizione, quella sì, di riproporre quelle “indimenticabili tavole imbandite” dalla nonna, una vera rezdora, che aveva imparato a far da mangiare per il solo fatto che tutti i giorni aveva a tavola 7/8 persone. Così conserve, marmellate, cipolline sott’olio, salse per gli arrosti, paste ripiene, torte, nocino rappresentavano il suo impegno quotidiano.
“Eravamo giovani, sì, ma ci veniva riconosciuta voglia di fare. Di fatto - riflette Andrea – siamo partiti senza avere avuto la possibilità di lavorare in un grande ristorante o comunque di fare una grande esperienza. È il caso di dire che la gavetta l’abbiamo fatta sulla nostra pelle, memori delle tradizioni della nostra famiglia”.
I tanto celebrati borghi, sempre più in auge in questi ultimi anni, rappresentano certamente una bella prova per chi ci deve vivere ogni giorno, portando avanti un’attività a cui non bastano i calendari di iniziative, perlopiù distribuiti nella bella stagione, per vivere. Ci si deve inventare e reinventare continuamente, partendo da un importante presupposto: vietato pensare solo a sé stessi.
Dettagli
Chef
Carlo Alberto RomagnoliDirettore di sala
Edoardo RefiNumero coperti al chiuso
18Numero coperti all'aperto
30Periodo di ferie
tre settimane a gennaioCarte di credito accettate
American Express, Visa, Mastercard