Trippini

Quasi sessant’anni di vita, tre generazioni della famiglia Trippini che si sono succedute in un contesto, il bellissimo lago di Corbara, in Umbria, che è stato silenzioso e immutabile osservatore del cambiamento. L’attuale Trippini fu aperto dai nonni di Paolo, Giulia e Giuseppe, nel 1964 con il nome Da Peppe se pappa. Erano gli anni del boom economico, a mangiare fuori ci si andava sempre più spesso durante le gite domenicali e il cibo era un momento di gioiosa esagerazione. Poi, nel 1974, il papà di Paolo, Adolfo, capiì che le cose stavano cambiando e il nome del locale fu quello che ancora oggi fa bella mostra di sé negli articoli, sulle guide, nella testa degli ospiti: Trippini. Fino a quando, nel 2006, entra in scena la terza generazione con Paolo, un cuoco che sa come rendere felici le persone. La sua, infatti, è una cucina che non si basa troppo sui tecnicismi esasperati ma punta, invece, alla solidità delle proposte. Con una particolare attenzione, nella gestione del ristorante, agli aspetti etici di questa professione che è diventata una voce importante del nostro Paese. “Il cuoco è il mestiere più bello del mondo” scrive Paolo nel suo sito. Come dargli torto?